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La moda ai tempi della mutanda in vista

In principio i longobardi la chiamavano femoralia.
Correva l’epoca del duca Alash di Trento quando venne ufficialmente menzionata.
Le fonti riferiscono come codesto nobile a un diacono che domandò udienza per un’ambasciata rispose “si munda femoralia habet”
E ciò la dice lunga sul ruolo della mutanda nel VII secolo.
Per tanto era un indumento tipicamente maschile.
Nel corso dei secoli le mutande sono entrate e uscite dal guardaroba delle donne.
Ben presto il capo riccamente decorato da merletti e  da  fronzoli baroccheggianti venne accostato alla frivolezza e ad attività poco decorose inneggianti l’impudicizia, tanto da essere osteggiato dalla chiesa.
Ma i preti non riuscirono a fermare la mutanda.
 Il capo osceno e libidinoso resistette, finché le “braghesse”,  lunghe fino alle ginocchia,  divennero il simbolo del mestiere più vecchio del mondo…antico.
Nel ‘500 Caterina De medici inventò i mutandoni con lo scopo utilitario  di coprire le grazie delle signore tra una cavalcata e l’altra.
Tale funzione, in ambito equino, ne esaltò la praticità tanto che l’indumento da sempre considerato deprecabile , entrò  nelle case delle nobildonne.
Ma bisognerà aspettare ‘800 per considerarle parte integrante della biancheria femminile, le lunghe brache tubolari vennero così elegantemente ribattezzare “tubi della decenza”
Con l’andar del tempo le mutande si accorciarono fino all’avvento della donna fatale quando assunsero tonalità erotiche.
Oggi la moda le mette in mostra.
Vuoi per la voga del momento, vuoi per esibizionismo le “perdibraghe” infuriano.
Tutto per via dei pantaloni a vita bassissima.
E se il legittimo de gustibus giustifica l’uso quando il fisico lo consente, ci si chiede  se  una siluette non proprio statuaria di chi porta i pantaloni sotto le molle degli slip,  con la ciccia  che trasborda   e con lo slip che fa capolino, sia da plotone di esecuzione o da pena più tenue.
La soluzione?
Se non si vuole  optare per una mutanda ascellare perfetta per  contenere i rotoloni, ma con l’inconveniente  di ammazzare anche la libido più convinta,  non rimane che attendere un sospirato ritorno dei pantaloni a vita alta, utili a eclissare  sia  la ciccia,  sia la biancheria,   la quale se viene appunto definita intima  un motivo ci sarà…

(pubblicato su l'isolabella-lampedusa)